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lunedì 5 agosto 2019

Lo specchio
Pioveva il sole quella mattina. Dopo tanti giorni invece che acqua pioveva sole. Pur così tanto atteso, Paloma non poteva goderne.
Un grande specchio le si era  improvvisamente materializzato davanti e le impediva l'uscita, uno specchio magico che la costrinse a vedere ciò che per tanto tempo aveva cercato di nascondere in ogni modo. Lo specchio ora, come un diavoletto impietoso e crudele faceva cadere tutti i veli e la costringeva a vedere la realtà vera.
Le ritornò in mente un paio di poesie scritte tanti anni prima, una ancora piena di attese e speranze e una che presagiva la realtà odierna: la caduta delle illusioni e la dispersione dei sogni nell'amarezza e nel rimpianto di non aver saputo vivere quando ancora si poteva.
Fuori intanto, oltre lo specchio, la vita degli altri, quella che lei non riusciva a vivere. Per viverla doveva affrontare lo specchio, le sue paure e le vecchie ferite.
Paloma non voleva. Voleva invece farsi gomitolo e chiudersi in una scatola.
Sedette. Nelle mani un gomitolo appena iniziato e di lato una scatola dipinta con tenui colori pastello mentre lo specchio le rimaneva di fronte fermo e incurante delle sue paure e mistificazioni.
Fuori il sole intanto continuava a piovere.
Paloma decise allora di rovesciare la situazione e affrontare lo specchio. L'avrebbe interrogato e smascherato impedendole di schiacciarla come altri avevano fatto.
- Chi sei tu per giudicarmi?
- Sono il tuo inconscio e voglio impedirti di continuare a farti del male.
Mirella P.