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martedì 25 gennaio 2011

Ricordi "Scusi va a Urbino?"

Anche quel giorno le tre ragazze, come sempre, attendevano la coincidenza per Urbino nella casa del Capo Stazione. Prendevano, un caffè dopo il panino mangiato frettolosamente sul treno, chiacchieravano un pò e poi all'ultimo momento, scendevano di corsa le scale e arrivavano giusto in tempo al binario da dove partiva il trenino gremito di studenti.
Quel giorno l'aria era tiepida e la finestra, nella casa del Capo Stazione, era aperta e si sentivano più tranquille del solito perchè avrebbero ben sentito l'annuncio.
Erano ancora sedute, quando la moglie del Capo Stazione, volgendo il capo verso la finestra, gridò:
- il treno sta partendo!
Contemporaneamente si affacciò alla finestra e gesticolando e gridando costrinse il macchinista a fermarsi.
Il macchinista, "ammammalocuto", avrebbe detto Camilleri, si fermò guardandosi attorno.
La più giovane delle ragazze intanto, più veloce delle altre sue compagne, era scesa, aveva attraversato i binari e ferma in mezzo al pietrisco, si rivolse al macchinista e chiese:
- scusi, va ad Urbino?
Il macchinista, come fosse cosa normale, rispose:
- No, vado ad Ancona
Di rimando la ragazza, accompagnando la frase con un gesto di autorizzazione, aggiunse:
- Ah, allora può andare!

P.S. Grottesco ma fatto realmente accaduto quando andavo all'Università

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